L’essenza di un custom è l’unicità del pezzo, la consapevolezza di possedere un pezzo unico.
Sono nato il 20 giugno del 1960. Vivo a Isoverde, un piccolo paesino nell’entroterra di Genova.
Dopo le scuole medie ho conseguito un diploma di meccanico aggiustatore, che mi ha aiutato non poco quando ho deciso di cominciare a costruire coltelli.
Da sempre appassionato di coltelli, un giorno, passando davanti ad un’edicola, ho visto la rivista: “coltelli che passione”, l’ho acquistata,l’ho sfogliata e dopo alcune settimane avevo costruito il mio primo coltello.
Era la fine del 1995 e da allora non ho più smesso.
Sono di carattere molto metodico, quindi i miei pezzi non nascono mai per caso, impiego più tempo nella progettazione che nella realizzazione, specialmente per i chiudibili.
Quando voglio disegnare un nuovo coltello butto giù schizzi a matita anche per una settimana, poi comincio a depennare quelli che mi piacciono meno finché ne resta uno solo, a quel punto lo ridisegno bene, con le quote, e poi costruisco una dima in compensato che mi servirà per tracciare i pezzi sul metallo.
Ho partecipato per alcuni anni alle principali fiere di settore del nord Italia,ma ora anche (o soprattutto) per mancanza cronica di tempo partecipo solo al C.I.C. Show di Milano, evento internazionale e prima fiera in Europa nel settore della coltelleria custom.
Ho iniziato costruendo coltelli fissi,prevalentemente da caccia. Nel 2000 sono passato anche ai chiudibili liner-lock e da un po’ sto costruendo anche alcuni lock-back.
Per le lame uso i principali acciai inox che si trovano in commercio, per le impugnature prediligo i materiali naturali come legni o corni , ma non disdegno a volte di usare anche materiali tecnologici come G10 , micarta o fibra di carbonio.
Tutti i miei coltelli (tranne quelli satinati) hanno una particolare finitura sul piatto di lama che si chiama “raschiettatura incrociata”, è il mio modo di personalizzare le lame,diciamo la mia “firma”.
E’ piuttosto laboriosa da ottenere ma di sicuro effetto estetico.